Capital Gain

Anno 2012

La cessione di partecipazioni è da sempre uno dei veicoli utilizzati per far passare, da un soggetto ad un altro, attività economiche senza necessariamente porre in essere cessioni di aziende o rami di esse.

La partecipazione ad una società rappresenta un bene che viene definito, rispetto all’azienda, di secondo grado: nel momento in cui, infatti, viene acquistata un’azienda il cessionario entra “direttamente” in possesso di beni materiali e/o immateriali, che rappresentano, appunto, beni di primo grado; acquisendo le partecipazioni viene, invece, come è agevole intuire, acquistata la proprietà di un soggetto che a sua volta possiede i beni ovvero l’azienda.

Con il presente volume, attraverso una parte introduttiva di carattere generale che cerca, seppur sinteticamente, di ripercorre la natura e le tipologie dei redditi disciplinati dal Legislatore fiscale, soffermandosi su quelli che interessano la persona fisica, non titolare di reddito d’impresa, nonché i principali adempimenti dichiarativi, si passa poi all’approfondimento della cessione delle partecipazioni, cuore del volume, evidenziando tutte le caratteristiche di tale istituto.

Il capital gain è da sempre stato oggetto di modifiche, com’è avvenuto di recente con il DL n. 138 del 2011, in termini non solo di tassazione in caso di cessione delle partecipazioni, ma anche di possibilità di rivalutare o di affrancare i valori di carico delle stesse.

Non mancano esempi e tabelle che servono per focalizzare l’attenzione del lettore, quando necessario, su quanto viene detto nella parte discorsiva e di approfondimento del volume, volume che vuole cercare di essere molto operativo e pratico.

Non manca, infine, la parte dedicata al regime dichiarativo di eventuali plusvalenze e minusvalenze realizzate dal contribuente ne quella relativa ai soggetti non residenti che posseggono partecipazioni in soggetti fiscalmente residenti all’interno dello Stato.