Nuovi parametri e vecchie tariffe a confronto

Anno 2013

L’articolo 9, primo comma, del decreto legge n. 1, del 24/01/2012, convertito in legge n. 27, del 24/03/2012, ha abrogato tout court “le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico”.

Dopo poco più di due anni, quindi, dalla introduzione della nuova tariffa professionale per i dottori commercialisti e gli esperti contabili, avvenuta tramite il decreto legislativo n. 169, del 02/09/2010, i professionisti vedono nuovamente cambiare le norme di riferimento che affidano ora a dei “parametri stabiliti con decreto del Ministro vigilante” il compito di fissare i nuovi limiti massimi tariffari “nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale” degli onorari professionali: tale decreto, n. 140, del 20/07/2012, ha visto la luce attraverso la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 22/08/2012.

Sebbene, quindi, siano state abrogate le tariffe professionali e la norma parli di “parametri” da utilizzare, appunto, per la liquidazione giurisdizionale degli onorari, è evidente che il decreto n. 140 diviene, a tutti gli effetti, il nuovo riferimento per stabilire i compensi dei professionisti, tra cui i dottori commercialisti e gli esperti contabili.

Il primo comma dell’articolo 1 dello stesso decreto stabilisce che “l’organo giurisdizionale che deve liquidare il compenso dei professionisti di cui ai capi che seguono (tra cui, appunto, dottori commercialisti ed esperti contabili, ndA) applica, in difetto di accordo tra le parti in ordine allo stesso compenso, le disposizioni del presente decreto”.

Ancorchè, quindi, il decreto lasci libertà di trattativa alle parti, è evidente, senza volerci girare troppo attorno, che, abrogata la tariffa professionale di cui sopra si è detto (DLgs n. 169) che, malgrado la complessità applicativa, risultava essere un punto di riferimento per determinare l’onorario da parte dei professionisti, il nuovo decreto, certamente di più semplice applicazione rispetto al precedente decreto legislativo, diventerà, a tutti gli effetti, il nuovo punto di riferimento per i professionisti che devono elaborare onorari preventivi o, se accadesse, onorari consuntivi, ai propri clienti; nulla vieta, pertanto, che le parti possano prendere diversi accordi (scritti) attraverso i quali vengono pattuiti onorari superiori a quelli risultanti dall’applicazione dei parametri ma, sicuramente, il professionista, in tal caso, dovrà porsi l’interrogativo di come potrà agire l’organo giudicante nel caso in cui il cliente dovesse poi, a posteriori, contestare l’importo.

Con la presente opera, quindi, l’autore riporta i nuovi parametri di riferimento per i dottori commercialisti e gli esperti contabili, commentandoli e correlandoli con le normative richiamate o utili per la maggiore comprensione degli stessi.